sabato 20 giugno 2015

Sapore d'Africa


Il sapore d'Africa inizia sulla scaletta dell'aereo a Malpensa: pochi italiani, donne velate, stranieri di differenti nazionalità, coppie miste italo-qualcos'altro, un cantante senegalese che si intorta tutte le donne che si imbarcano, una donna dalle fattezze assai poco femminili allatta prima del decollo, bambini scalzi corrono avanti e indietro per tutta la durata del volo. Di fianco a me un signore talmente grasso che la hostess è costretta a dargli un'estensione della cintura di sicurezza. Dall'altra parte una ragazza italo-marocchina che va a trovare i parenti. Volo tranquillo, si atterra, scendo dalla scaletta e assaporo il profumo di mamma Africa. Non è l'afrore dell'equatore ma piuttosto il clima temperato maghrebino. Ad ogni modo fà meno caldo che a Milano.

Scatta la gara di corsa: qua è usanza fare i 100 metri piani per arrivare primi al controllo passaporti ed evitare la coda. In realtà me la cavo in 10 minuti e faccio il mio ingresso ufficiale nel Royaume du Maroc. 
Tutti prendono i taxi dall'aeroporto, io opto per il 19, un comodo autobus che per soli 30 Dirham mi lascia a Jemaa El Fna, la piazza più grande e famosa di tutto il Marocco. Un enorme mercato, ballerine che danzano velate, cantori, allevatori di pulcini colorati di tinte innaturali, gente che vende, compra, ruba, parla, canta, mangia...cibo dappertutto, spiedini di carne, verdura e frutta invitante. Sono sopraffatto dai colori e dai rumori. Come mi mancava tutto questo: la confusione, i vicoli del souk con biciclette e motorini che sfrecciano e suonano. L'impressione è che il Marocco sia una piccola India, pulita, ordinata, meno popolata e in cui la gente non muore di fame per strada. 
Domani mi farò un'idea più precisa. Intanto sono alloggiato in un riad in perfetto stile moresco, con piscina. 

Avevo appena finito di dire "com'è pulito sto posto" che si è intasato il cesso e la merda è venuta a galla. Sono andato in reception per vedere cosa si potesse fare e un solerte addetto, dopo aver preso atto della situazione, ha allargato le braccia e mi ha cambiato stanza. Sono passato da una stanza da 8 a una da 4 (allo stesso prezzo). 
Good deal...speriamo non esploda qualcosa. Domani mi lancio alla scoperta della città.

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