Panoramico
itinerario in una delle aree più selvagge del lago di Como, l’alto Lario.
Cammineremo
tra selve e castagneti, lungo mulattiere e sentieri sulle tracce degli antichi
viandanti che percorrevano questo tratto del lago, alla scoperta di affascinanti
vedute sul lago e sulle montagne.
Dopo
aver percorso i contrafforti dell’imponente Monte Legnone dirigeremo i nostri
passi verso il silenzioso e raccolto borgo di Corenno Plinio, arricchito dall’imponente
castello medievale.
Proseguiremo
alla volta di Dervio, termine della nostra escursione, dove prenderemo il treno
che ci riporterà al punto di partenza.
Programma
Ore 8 ca.: partenza
da Milano
Ore 10 ca. : Ritrovo alla
stazione di Piona e inizio escursione
Ore 13 ca.: pranzo al
sacco
Ore 17 ca. : fine
dell’escursione e rientro
Descrizione tecnica
Lunghezza itinerario:
ca. 14 km.
Dislivello: +/- 800
m.
Difficoltà: medio-facile
Quota di partecipazione
€ 20 per persona
La quota include l’accompagnamento di una Guida
Ambientale Escursionistica + assicurazione RC Guida
La quota non include:
- spese di
benzina per raggiungere la destinazione (da dividersi tra i partecipanti, con
eccezione della guida e del proprietario dell’auto)
- biglietti del
treno
- picnic e
bevande
- tutto quanto
non indicato in “La quota include”
L’escursione si
effettuerà con un minimo di 8 partecipanti.
Facile e panoramico
itinerario che tocca alcuni luoghi simbolo della Val Bregaglia, tra Svizzera e
Italia.
Raggiungeremo il paese di Savogno, arroccato su terrazzo,
circondato in prevalenza da boschi e da qui dirigeremo i nostri passi verso lo
splendido belvedere sulle cascate dell’Acquafraggia, che con un salto di 170
metri, regalano fantasiosi giochi di rifrazione della luce.
Camminando tra i
vigneti raggiungeremo il paese di Prosto dove sarà possibile visitare il
cinquecentesco Palazzo Vertemate Franchi, fatto costruire da una nobile
famiglia chiavennasca e sopravvissuto alla devastante frana del 1618.
Pranzo al sacco.
Programma
Ore 8: partenza da
Milano
Ore 10: Ritrovo al
parcheggio del Palazzo Vertemate Franchi e inizio escursione
Ore 17: fine dell’escursione
e rientro
Descrizione tecnica
Lunghezza itinerario:
ca. 7 km.
Dislivello: +/- 600
m.
Difficoltà: facile
Quota di partecipazione
€ 20 per persona
La quota include l’accompagnamento di una Guida
Ambientale Escursionistica
La quota non include:
spese di benzina per raggiungere la destinazione (da dividersi tra i partecipanti, con eccezione della guida e del proprietario dell’auto)
picnic e bevande
biglietto d'ingresso a Palazzo Vertemate Franchi (€ 7)
tutto quanto non indicato in “La quota include”
L'escursione si effettuerà con un minimo di 8 partecipanti.
Facile ciaspolata in un paesaggio scenografico, gli Andossi, una lunga dorsale che separa il solco principale della Valle di Spluga dalla conca di Madesimo. Il percorso sale gradualmente addentrandosi nel bosco, poi percorrendo in lungo l’altopiano esposto al sole, per poi scendere di nuovo in paese. Bellissimi panorami in una gita alla portata di tutti. Possibilità di sosta in rifugio.
Viaggio con mezzi propri.
Programma
Partenza da Milano: ore 8
Ritrovo a Madesimo e inizio ciaspolata: ore 10.30 ca.
Durata ca. 4 ore
Costo
Quota per persona: € 20
La quota comprende:
l'accompagnamento di una guida escursionistica
La quota non comprende:
noleggio delle ciaspole e dei bastoncini (€10)
spese di viaggio per raggiungere la destinazione
pasti, bevande e extra
Attrezzatura
Durante una ciaspolata è consigliabile portare i seguenti oggetti:
Zaino leggero (max 20 l.)
1 borraccia o camel bag per l'acqua
Thermos per bevanda calda
Maglia termica
Calzettoni di lana
Golf di lana o pile
Occhiali da sole
Cappello e guanti di lana
Giacca e pantaloni da sci
Ghette
Bastoncini (da sci o da trekking, meglio questi ultimi, specialmente se allungabili)
Ciaspolata
nello splendido scenario del Simplonpass, nel cantone svizzero del Vallese, con
viste mozzafiato sui ghiacciai e le cime del Monte Leone, del Fletschorn e del
Weissmies e, più lontano, sul gruppo Jungfrau-Finsteraarhorn.
L’ospizio
del Sempione fu voluto da Napoleone e costruito all’inizio dell’800 per
ospitare i viandanti che valicavano il passo.
Descrizione tecnica
Durata ca. 5 ore
Dislivello: +/- 480 m.
Difficoltà: media
Programma
Partenza da Milano: ore 7.30
Ritrovo: Ospizio, Passo del Sempione (CH), ore 9.30
Partenza dell’escursione: ore 9.45
Quota
Quota per persona: € 20
La quota comprende l'accompagnamento di una Guida Ambientale Escursionistica
La quota non comprende:
noleggio delle ciaspole e dei bastoncini
spese di viaggio per raggiungere la destinazione
pasti, bevande e extra
N.B. E' necessario un documento d'identità valido per l'espatrio Attrezzatura
Durante una ciaspolata è consigliabile portare i seguenti oggetti:
Zaino leggero (max 20 l.)
1 borraccia o camel bag per l'acqua
Thermos per bevanda calda
Maglia termica
Calzettoni di lana
Golf di lana o pile
Occhiali da sole
Cappello e guanti di lana
Giacca e pantaloni da sci
Ghette
Bastoncini (da sci o da trekking, meglio questi ultimi, specialmente se allungabili)
Scarponcini impermeabili
Racchette da neve (ciàspole)
Alimentazione
Durante l'escursione si pranzerà al sacco.
È sempre consigliabile avere nello zaino:
panino
liquidi (acqua, tè caldo)
barrette energetiche e/o frutta secca
cioccolato e/o zucchero (bustine)
Iscrizioni
Stefano Mazzotti
Guida Ambientale Escursionistica
tess. AIGAE LO 518
Il percorso della Via Francigena lungo l’Alta Valle del Magra
da Pontremoli ad Aulla regala dei panorami suggestivi, soprattutto nelle belle
giornate con vento da nord. A inizio settimana sono andato in sopralluogo per
un paio di giornate in Lunigiana. Partito da Pontremoli ho seguito la statale
per un paio di chilometri fino alla chiesa della Santissima Annunziata; qui la
prima sorpresa: due silenti chiostri che si susseguono uno dopo l’altro,
splendenti sotto il cielo blu.
Il cammino prosegue intersecando il tracciato della ferrovia sopraelevata, sotto i grandi archi della massicciata in pietra, poi tra boschi e campi fino a giungere alla Pieve di Sorano, oggi purtroppo stretta tra la statale e orribili capannoni ma che un tempo doveva essere di forte impatto per i pellegrini che vi giungevano. Chiusa, purtroppo, a causa dei “recenti furti in chiesa”.
Dopo aver consumato il mio spuntino su un tavolo in legno battuto dal vento ho camminato fino al piccolo e raccolto borgo di Filattiera, “Filacterion”, in greco “presidio” o “borgo fortificato”.
Qui ho avuto due incontri: il primo con un’abitante del luogo che con la sua automobile doveva girare esattamente dov’ero io, fermo in mezzo alla strada a scattare una foto. Vedendomi così mi dice: “Vuoi che ti faccia io una foto”? È scesa, ha lasciato la macchina accesa in mezzo alla strada e si è praticamente sdraiata per terra per prendere questo scatto davanti alla facciata di un palazzo nobiliare che sembra in disuso da tempo. Queste cose succedono solo nei paesi, ho pensato.
Il secondo incontro è stato con Bruce Hammers, al secolo
Amerigo Martelli, fan del Boss e autoctono di Filattiera. Al netto della velata
polemica con i pontremolesi – a suo giudizio molto spocchiosi – si è rivelato
una persona molto colta e gentile: mi ha aperto la chiesa di San Giorgio e mi
ha mostrato la lapide di Leodegar, personaggio longobardo dell’VIII secolo,
forse un vescovo, incaricato di estirpare il paganesimo dalla Lunigiana durante
l’alto medioevo. Grazie ad Amerigo ho scoperto che i Malaspina, signori di
queste terre, sarebbero proprio originari di Filattiera.
Purtroppo la torre di fianco alla chiesa è inaccessibile in
quanto non ha porte ma solamente finestre ai piani superiori a cui si accedeva
con scale che potevano essere ritirate in caso di assedio.
Dopo Filattiera il percorso si fa più selvaggio e si entra in un fitto bosco; il forte vento agitava le cime degli alberi e di quando in quando rami si staccavano con forti rumori e cadevano sul terreno. Ho pensato che se si fosse spezzato un ramo e mi fosse caduto sulla testa sarei morto sulla Via Francigena diventandone il primo martire del XXI secolo. Pensieri pellegrini di una mente lasciata sola a camminare in un freddo e ventoso giorno d’inverno.
Finalmente il bosco si apre e lascia posto a Villafranca e al caratteristico borgo fortificato di Filetto, un piccolo gioiello, come se ne trovano molti in Italia, ben conservato ma purtroppo poco abitato. La piazza principale era deserta, mi sono seduto a scattare qualche foto del sole che calava dietro i tetti delle case in pietra.
Visto che la giornata volgeva al termine ho deciso di
prendere il treno e andare a dormire ad Aulla, presso l’abbazia di San
Caprasio, refugium peregrini molto
accogliente. Purtroppo non sono riuscito a salutare il mitico Don Giovanni, il
prete più simpatico della Francigena: un motivo in più per tornarci.
La mattina dopo ho ripreso il treno per Villafranca e ho
completato il percorso. La giornata era decisamente meno bella, il sole non ha
fatto capolino tra le nubi e continuava a spirare un freddo e pungente vento di
Grecale.
Da Filetto si attraversa un fitto bosco di castagni che la
leggenda vuole sia la “selva oscura” di Dante e, scavalcato il torrente Bagnone
su un nuovissimo ponte in legno e acciaio, si giunge a Virgoletta – strano toponimo – un paese
costruito per il lungo su una cresta che mi ricorda tanto Capranica e mille
altri borghi fortificati dell’Italia centrale. Le anime in giro sono proprio
poche, tra queste una signora, sdentata e vestita come le classiche vecchie di
paese (ciabatta con calza e gonna, scialle in testa e giaccone sformato), che
mi fa notare che in giornate come queste è meglio stare al caldo in casa.
Sarà…ma
io mi sento libero a camminare nel bosco tra gli alti castagni scossi dalla
buriana, mi sento vivo per quanto impotente di fronte alle forze della natura.
Il percorso prosegue tra saliscendi nei boschi fino ad un’ampia
radura poco prima di Terrerosse: in lontananza le Apuane, appena appena
imbiancate dalla poca neve, si stagliano come appuntiti e minacciosi pinnacoli;
mi ricordano le asperità del castello di Malefica della Bella Addormentata nel
bosco. Misticismi disneyani in terra di Lunigiana.
Sono stanco, fa freddo e la tappa sta per terminare ad Aulla
ma trovo ancora le forze residue per salire fino alla fortezza della Brunella,
purtroppo chiusa, posta a presidio dell’incrocio di tre valli, passaggio
obbligato nel passato di eserciti, mercanti e pellegrini.
Ciaspolata di media difficoltà fino all’Alpe Lendine, pittoresco agglomerato di antiche baite, tipiche della montagna lombarda, che punteggia un morbido in una valle laterale vicino a Chiavenna.
La salita nel bosco porta ad attraversare due ponticelli in legno sul torrente che scende dalle vette e crea giochi di luce tra le pietre. Si arriva al villaggio disabitato, in una magnifica conca, dove lo sguardo spazia verso le alte cime soprastanti. Rientro nel pomeriggio lungo il medesimo itinerario.
Durata ca. 5 ore
Partenza da Milano: ore 7,30
Quota per persona: € 20
La quota comprende:
l’accompagnamento di una guida escursionistica
La quota non comprende:
noleggio delle ciaspole e dei bastoncini (ca. €10)
spese di viaggio per raggiungere la destinazione
pasti, bevande e extra
Attrezzatura
Durante una ciaspolata è consigliabile portare i seguenti oggetti:
Zaino leggero (max 20 l.)
1 borraccia o camel bag per l'acqua
Thermos per bevanda calda
Maglia termica
Calzettoni di lana
Golf di lana o pile
Occhiali da sole
Cappello e guanti di lana
Giacca e pantaloni da sci
Ghette
Bastoncini (da sci o da trekking, meglio questi ultimi, specialmente se allungabili)
Facile ciaspolata in un paesaggio scenografico, gli Andossi, una lunga dorsale che separa il solco principale della Valle di Spluga dalla conca di Madesimo. Il percorso sale gradualmente addentrandosi nel bosco, poi percorrendo in lungo l’altopiano esposto al sole, per poi scendere di nuovo in paese. Bellissimi panorami in una gita alla portata di tutti.
Date Sabato 11 febbraio 2017 e Domenica 12 febbraio 2017 Programma Durata ca. 3 ore
Partenza da Milano: ore 8
Quota per persona: € 20
La quota comprende:
l'accompagnamento di una guida escursionistica
La quota non comprende:
noleggio delle ciaspole e dei bastoncini (ca. €10)
spese di viaggio per raggiungere la destinazione
pasti, bevande e extra
Attrezzatura
Durante una ciaspolata è consigliabile portare i seguenti oggetti:
Zaino leggero (max 20 l.)
1 borraccia o camel bag per l'acqua
Thermos per bevanda calda
Maglia termica
Calzettoni di lana
Golf di lana o pile
Occhiali da sole
Cappello e guanti di lana
Giacca e pantaloni da sci
Ghette
Bastoncini (da sci o da trekking, meglio questi ultimi, specialmente se allungabili)
Un’escursione
alla portata di tutti nel Parco regionale di Montevecchia e della Valle del
Curone, un’area naturale protetta, ricca di flora e fauna, tra ruscelli,
vigneti e boschi di castagni.
L’itinerario
si sviluppa attraverso vigneti, viali di cipressi e boschi di ontani e castagni
fino allo splendido balcone naturale di Montevecchia Alta. Dopo una breve
visita del borgo si continua in discesa fino alle Sorgenti Pietrificanti,
un’area naturale costituita da ruscelli con presenza costante di acqua corrente
in cui avvengono fenomeni di formazione di travertini.
Pranzo
al sacco.
L’escursione
termina all’oasi Galbusera Bianca dove è possibile acquistare prodotti tipici
del teritorio come marmellate, infusi e liquori.
Ore 9.30: inizio
dell’escursione con pranzo al sacco
Ore 16 ca.: fine
dell’escursione e rientro a Milano
Descrizione tecnica
Distanza:
ca. 13 km
Dislivello:
+ 400; - 400
Difficoltà:
facile
Abbigliamento e attrezzatura
Per un’escursione giornaliera si consiglia di
portare con sé i seguenti oggetti:
-zaino leggero (max 30
l.)
-1 o 2 borracce o
camel bag per l'acqua
-Giacca traspirante
-felpa/pile
-kway/mantella
antipioggia
-un coprizaino per la
pioggia
-bastoncini
telescopici
-scarponcini o scarpe
da trekking
-calzini tecnici di spugna
-occhiali da sole
-cappello
-guanti
Si consiglia di portare il pranzo al sacco.
Quota di partecipazione
€ 15 per persona
La quota include l’accompagnamento
di una Guida Ambientale Escursionistica.
La quota non include:
-spese
di benzina e autostrada per raggiungere la destinazione (le spese per le auto
vengono divise tra i partecipanti, ad eccezione degli autisti e della guida)
-picnic,
bevande e extra
-tutto
quanto non indicato in “La quota include”
N.B.
L’escursione verrà effettuata
con un numero minimo di 8 partecipanti.
L’itinerario indicato può
essere soggetto a variazioni in funzione delle condizioni meteorologiche.