lunedì 25 gennaio 2016
Dio, Darwin, l'omosessualità e il "perdersi"
lunedì 18 marzo 2013
mercoledì 13 febbraio 2013
Energia cinetica e strisce pedonali ovvero come comprarsi la Svizzera
L'energia cinetica è l'energia che possiede un corpo a causa del suo movimento.
L'energia cinetica (T) è associata alla massa e alla velocità di un corpo in movimento ovvero, più un corpo ha massa (m) e maggiore è la sua velocità (v), maggiore sarà la sua energia cinetica. T = ½ m*v2
Un'automobile che procede a 50 km/h e pesa 600 Kg possiede una carica di energia cinetica T= ½ 600*2500 = 750.000
Un pedone fermo sulle strisce ha un’energia cinetica pari a zero in quanto v=0.
E anche le più teste di legno tra di voi converranno con me che 750.000 è (moooolto) maggiore di 0.
Quindi il guidatore di una macchina che arriva in prossimità delle strisce pedonali e vede un pedone fermo sulle medesime strisce ha davanti a sé due possibilità.
Frenare, dissipando così una quantità di energia cinetica che è funzione della propria velocità, oppure proseguire nel suo moto rettilineo non dissipandone alcuna.
D’altro canto il pedone, avendo energia cinetica pari a zero in quanto è fermo, non dissiperà alcunché.
Nel primo caso si tratta di un gioco a somma negativa in quanto il pedone non guadagna nulla e l’automobilista ne ha una perdita; nel secondo caso si ha invece un gioco a somma positiva in quanto il pedone continua a non perdere nulla mentre l’automobilista ne trae un vantaggio (o mancata perdita).
Ora, in un’epoca di spending review in cui si è attenti a minimizzare i costi, perché un automobilista dovrebbe fermarsi prima delle strisce per far passare il pedone?
Ritengo quindi che gli Svizzeri, che notoriamente si fermano prima delle strisce per far transitare i pedoni, siano tra i più grandi dissipatori mondiali di energia cinetica, con buona pace della massimizzazione dei loro profitti; viceversa gli Italiani, da sempre tacciati di essere spendaccioni, sono in realtà dei grandi risparmiatori di energia cinetica.
Se solo trovassimo il modo di monetizzare l’energia cinetica potremmo comprarci la Svizzera!
giovedì 18 febbraio 2010
Primo post da iPhone
Mistero della fede!
giovedì 17 dicembre 2009
I 4 cardinali
Piccola chicca come intermezzo (ma quanto tempo è passato?)
Tornando a noi, sono andato sull'ottimo - anche se un po' vintage - sito http://www.etimo.it che ha confermato la mia intuizione sull'origine germanica delle parole.
Nei miti della tradizione norrena (cioè scandinava) esistevano 4 nani, posti ai 4 punti cardinali per sorreggere il mondo, che rispondevano ai nomi di Norori (o Nordri), Suori, Austri, Vestri.
Da qui, l'origine dei nomi dei punti cardinali.
Nord: dall'Antico Alto Tedesco Nordh, che taluno confronta col greco Nèrthe = Sotto
(fonte: http://www.eneaorientering.it/LAGARE/articoli/articoli/articologp.htm)
Sud: dall'Antico Alto Tedesco Sund, riconducibile al gotico Sunno e al tedesco Sonne da cui, intuitivamente, si evince la riconducibilità alla parola Sole.
Ovest: la cui origine si fa addirittura risalire al sanscrito Vasati (Notte), indicando appunto in quella direzione dove il sole va a dormire lasciando spazio alla notte.
Est: qui l'etimo si fa confuso ed è riconducibile solo al nome del nano Vestri.
Promesso
(La strada per il paradiso è lastricata di buone intenzioni).
lunedì 30 novembre 2009
Alfieri del bel canto
S. "Lo sai che Alfieri, per leggere il più possibile senza distrazioni, si faceva legare alla sedia"?
ND. "Si faceva le gare di seghe"???!!!???
S. "....."
Sono sempre belle cosce!
venerdì 20 novembre 2009
Botta di cultura
Oggi analizziamo l'etimologia di due termini considerati volgari e "sporchi" ma, in realtà di origine colta.
La prima parola è bordello, termine che indica la casa di tolleranza e, per estensione, una situazione confusa.
L'origine di questa parola viene fatta risalire addirittura al XIII secolo, durante il regno di Filippo IV il Bello, re di Francia, che emanò una legge per cui le case di tolleranza, dove si esercitava la prostituzione, avrebbero dovuto situarsi su barche e quindi sull'acqua; sul bordo dell'acqua, appunto.
Tesi interessante e con tutta probabilità vera che fa da contraltare a quella che riguarda un altro etimo porno-colto: mignotta.
Fino a qualche decennio fa, i trovatelli, i bambini privi di padre e di madre, erano registrati negli orfanotrofi come figli di “Mater ignota”, abbreviato in M.ignota. Di lì, mignotta e in altre parole donna di scarsi principi morali, tanto da aver abbandonato un figlio.
Fonte: Cynthia Riche e Paolo Izzo, 'Au bord de l'eau. Prostituzione e case chiuse a Napoli da Carlo di Borbone alla Merlin'
lunedì 16 novembre 2009
Lavoro e dintorni
Sto sbagliando a dire di no a tutti perchè ho trovato un nuovo lavoro?
Boh, stica.
martedì 27 ottobre 2009
Grazie (arca...) IBM
(prego notare che in 6 anni e mezzo ho fatto uno stage, 3 contratti a progetto e 1 contratto di staff leasing e nonostante tutte le rassicurazioni non sono riusciti ad assumermi).
Bravi, bella strategia, bella lungimiranza e soprattutto bel rispetto per le persone.
mercoledì 30 settembre 2009
La capacità di farsi odiare
giovedì 3 settembre 2009
Superskazzo
Che 2 maroons.
Comunque vedo che non se ne esce manco per nulla da sta situazione...per fortuna alcune belle notizie (per ora mantenende segrete) allietano la situazione.
Forse che forse dopo essere stati Ricchi&Stronzi torneremo "Poveri ma belli" come negli anni '50?
Mah, sperèm.
martedì 17 febbraio 2009
Mobile work
Altra cosa: l'Always on (essere sempre connessi a internet) non paga, crea ansia, isteria e dipendenza.
Impariamo a disconnetterci dalla rete, ogni tanto!
lunedì 16 febbraio 2009
quanto mi fanno incazzare...
Che rabbia! Ah, ma prima o poi un calcio nel culo a chi dico io non lo toglie nessuno!
Promessa da marinaio: cercherò di aggiornarlo più spesso questo blog.
Non c'entra un cazzo ma oggi ho fatto 2 cose simil-utili tra le tante minchiate: ho letto l'articolo di Zambardino su Affari & Finanza, relativo a Facebook e all'assurda e ridicola proposta di legge italiana che puzza tanto di censura, e mi sono iscritto al gruppo su Facebook per uniformare i caricatori di batterie di cellulari.
giovedì 12 febbraio 2009
il mio cognome
Il cognome Mazzotti è il 1 557° più diffuso in Italia.
Più del 5 % degli italiani dal cognome Mazzotti vivono in provincia di Ravenna.
Fonte: http://cognome.alfemminile.com/w/cognomi/cognome-mazzotti.html
La domanda è: ma io che ci faccio a Milano, che la qualità della vita a ravenna è sicuramente superiore?
Mah...
Oltretutto non sono mai stato a Ravenna: shame on me!
giovedì 8 gennaio 2009
Pensiero profondo
(Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra)
lunedì 5 gennaio 2009
2009: fuck the crisis!
Perfino il mitico New York Times mette la pubblicità in prima pagina.

E Federico Rampini ci spiega come la crisi si stia spostando verso la Cina e gli effetti che potrebbe avere una recessione con gli occhi a mandorla.
Sapete che vi dico: a me sta cazzo di crisi mi ha rotto i coglioni!
mercoledì 31 dicembre 2008
"Leggi italiane troppe e illogiche il Vaticano non le recepirà più"
Ah, se il Parlamento Italiano la smettesse di ascoltare i dettami di persuasione morale del Vaticano...
Buon anno!
martedì 30 dicembre 2008
L'Italiano medio
lunedì 24 novembre 2008
Bacaro Umido - 2 parte
Comunque, dicevamo...dopo aver assistito aun tramonto da favola davanti a San Marco, abbiamo volto le nostre prore verso il ritorno, a parte JLux che su istigazione di Serena ha cercato di infilarsi nell'Arsenale rischiando il cannoneggiamento da parte della Marina Militare...ma tanto erano ubriachi e sarebbero affondati senza accorgersene.
Dopo aver circumnavigato tutta Venezia siamo finalmente giunti a destinazione e abbiamo lasciato i mototopi. Lì è cominciato il vero tour alcolico: giro di prosecco..e uno e due e tre...poi alla Cantina...giro di bianco...e olè... poi ci si dirige verso il Ristorante "Il Cavatappi" in Vicolo del Vino (nomen omen).
Siamo partiti in 12, alquanto ubriachi e abbiamo iniziato a picchiarci, a rincorrerci per i vicoli di Venezia, a fare scherzi cretini (v. foto) e a perderci!

Eh sì: uno a uno abbiamo cominciato a sparire, sembravamo 10 piccoli indiani. Solo che eravamo 12. 12 piccoli indiani ubriachi! Due hanno fatto la scorciatoia, 2 sono tornati in albergo a cambiarsi, 2 hanno litigato e 1 è scoppiata a piangere, 1 è tornato indietro a cercare i 2 che litigavano...e così via.
Dovevamo arrivare al ristorante alle 8 e mezza, siamo arrivati alle 10.
Lì giunti, gran mangiata di baccalà mantecato e poi via verso la notte brava e alcolica.
La mattina dopo ci svegliamo con un gran mal di testa e una nebbia pioggerellosa che aleggiava sulla laguna.
Nonostante la stanchezza, non mancava

l'entusiasmo.
Siamo partiti alla volta di Palazzo Ducale, opera mirabolante che testiomonia la grandezza della Serenissima per un millennio di storia.
Dopo altri giri senza costrutto siamo approdati all'ennesimo bacaro, dove sotto il cartello "Xe rivà el tomboin" (è arrivato il succo d'uva) abbiamo concluso più che degnamente questo primo mitico Bacaro Umido.