lunedì 11 novembre 2013

India e ancora India!

Mercoledì vado a Treviso a vedere la mostra "Magie dell'India. Dal tempio alla corte, capolavori d'arte indiana". E' un'occasione per vedere Treviso che non conosco (mea grandissima culpa!).

Lunedì 18 novembre, alle 18,30, presso la libreria Feltrinelli di Corso Buenos Aires 33, a Milano si terrà la presentazione del libro "Italian Cricket Club" di cui ho parlato nell'altro blog.
Saranno presenti gli autori, Giacomo Fasola, Ilario Lombardo e Francesco Moscatelli.


domenica 3 novembre 2013

Modena, la bellezza inattesa

Da quando ho abbandonato la vita d'ufficio sto girando come un matto su e giù per l'Italia alla ricerca e scoperta di luoghi fantastici da proporre ai mille e mille turisti stranieri che bramano per venire alla scoperta del nostro paese.

Una delle scoperte più belle è stata Modena e la sua provincia: città romana, Mutina ha 2200 anni di storia; prima gli Etruschi, poi i Galli e infine i Romani hanno posto le basi per la nascita e lo sviluppo di questa bellissima città che giace sulla via Emilia.

Modena è di una bellezza inaspettata, forse oscurata dalla vicina Bologna, e lontana dai classici giri turistici. Al viaggiatore attento è capace di riservare sorprese come il Duomo in purissimo stile romanico, iniziato nel 1099 dall'architetto Lanfranco, probabilmente originario di Como, e portato a termine dallo scultore Wiligelmo e dai Maestri Campionesi, anch'essi originari del nord Italia.
Di fianco al Duomo, la Ghirlandina, una torre pendente che nulla ha da invidiare alla molto più famosa torre di Pisa.



A questo punto sorge spontanea la domanda: perchè dall'estero arrivano frotte di turisti a vedere la torre di Pisa, a fare le foto fingendo di tenere su la torre e si portano a casa il modellino da 5 euro mentre la Ghirlandina è conosciuta da pochi (anche Italiani)? Secondo me, come per lo Champagne, è questione di marketing...
Pisa è un brand, Modena no.

Altrettanto interessanti sono alcune perle della provincia: oltre al Museo Ferrari di cui parlo qui, Sassuolo e Vignola.
La prima si fa apprezzare per il monumentale Palazzo Ducale trasformato da castello in sfarzoso palazzo da Francesco I d'Este all'inizio del '600. Decine di sale sfarzosamente affrescate si susseguono e l'occhio del visitatore non è mai stanco di passare dalle scene dell'antichità classica alle istantanee delle corti europee barocche.


Dulcis in fundo Vignola, adagiata sul fiume Panàro; qui la turrita Rocca di Vignola fa piombare di colpo il viaggiatore in un medioevo fatto di guerre tra città confinanti e scene di vita rinascimentale, come si può vedere nello splendido affresco della Sala del Padiglione che ritrae due nobili sposi di metà '400.
Al tramonto la luce dorata incanta l'occhio e il tempo viene sospeso per un istante; ogni rumore cessa e sembra di sentire il clangore delle alabarde dei soldati che fanno il giro di guardia sui camminamenti del castello, scrutando l'orizzonte alla ricerca di eserciti nemici che si avvicinano.

Se non è medioevo questo...


venerdì 11 ottobre 2013

Bye bye ICT

Ieri, dopo 10 anni, ho abbandonato - penso per sempre - il mondo dell'informatica.


7 anni in IBM, 2 in OneCube, 1 in Vega: sinceramente non ce la facevo più.
L'informatica è una scienza astrusa, fredda, noiosa, che sfugge alla mia comprensione. E' la passione di tanti...bene...facciano pure, io preferisco settori più stimolanti come il turismo.
Senza dubbio l'informatica ha cambiato il mondo negli ultimi 20 anni, basta pensare a cosa rappresenta internet oggi; se tuttavia da strumento diventa fine allora c'è qualcosa che non va.
Da parte mia cercherò di capitalizzare l'esperienza di questi anni nel mio lavoro futuro: blog, social network, SEO sono temi che travalicano la tecnologia e afferiscono direttamente al marketing.
Bene, cercherò di prendere il meglio dell'ICT e portarlo nella mia nuova vita.

giovedì 26 settembre 2013

Indians go to Italy

Come dicevo nel post precedente, per me sta iniziando una nuova vita (professionalmente parlando).
Il mio presente e futuro è il turismo. Nello specifico il turismo incoming ovvero il turismo estero in Italia. Credo (e i numeri suffragano la mia tesi) che il turismo estero in Italia sia uno dei pochi settori in crescita anno su anno in un contesto economico e industriale desolante.
Il turismo, insieme all'enogastronomia, alla moda, al lusso, al mobile e a poco altro, è l'unica vera speranza di rilancio per questo paese.
I nostri politici, lungi dall'averlo capito, o forse perchè poco interessati all'argomento, se ne fregano. Con qualche eccezione.
Ieri Letta era New York,a Wall Street, a parlare di Italia e a "vendere" il brand Italia.
Ok, fa parte del suo mestiere ma probabilmente ci crede veramente.
Uno che ci crede veramente è Matteo Renzi che, in quanto sindaco di una delle città più turistiche d'Italia sa che l'economia, non solo della sua città ma anche del nostro paese, si basa e sempre più si baserà sul turismo straniero. E agisce di conseguenza per abbellire la sua città, pedonalizzando il centro e rendendolo fruibile ai turisti, costruendo più piste ciclabili.

E io cosa sto facendo? Tante cose, di cui vi parlerò diffusamente più avanti.
La prima è realizzare un blog, www.indiansgotoitaly.com, per parlare di Italia agli Indiani. Mi sono accorto che non ci sono (o almeno io non li ho trovati) blog o siti rivolti al pubblico indiano - e parliamo di 1 miliardo e 300 milioni di persone - per raccontare l'Italia. Allora ho deciso di colmare questa lacuna e di raccontare il mio Paese e le sue bellezze al popolo indiano. Essendo scritto in inglese è chiaramente fruibile da un pubblico molto più vasto però nasce e vuole rivolgersi specificamente agli Indiani, utilizzando quanto più possibile immagini, idee, schemi che siano a loro vicini.

E allora rimbocchiamoci le maniche e parliamo di Italia. E iniziamo subito che il viaggio e lungo e i luoghi e le storie da raccontare sono tante.



giovedì 12 settembre 2013

New Life

Da un po' di mesi ne parlo con tutti gli amici che incontro; da alcuni mesi ci sto lavorando.
Ho deciso di cambiare vita (professionale): il mio futuro è nel turismo.
Il percorso non sarà facile ma a 35 anni ho deciso di fare qualcosa che mi piace veramente.
A breve vi darò notizie in merito.



giovedì 6 giugno 2013

Città verticali

È notizia di alcuni giorni fa che Broad Group, azienda cinese, ha presentato il progetto di Sky City, una città verticale in grado di ospitare 30.000 persone, più o meno le dimensioni di una media città italiana.

Una città-edificio che fa del risparmio energetico una dottrina; i numeri diffusi dall’azienda costruttrice sono impressionanti: oltre al basso impatto ambientale, inteso come consumo del territorio, e alla riduzione dei trasporti, grazie all’integrazione in un unico spazio verticali di abitazioni, uffici, infrastrutture e luoghi di svago, vi è una drastica riduzione dei consumi energetici  attraverso l’isolamento termico e la generazione di energia con il Combined Cooling-Heating-Power system(CCHP) o trigenerazione.



Il progetto mi ha ronzato in testa per un po’ e cercavo di capire cosa mi ricordasse; poi, improvvisamente, un’illuminazione: la torre di Orthanc a Isengard, la fortezza di Saruman il Bianco, lo stregone del Signore degli Anelli, il libro capolavoro di Tolkien.



Il video di presentazione del progetto ricorda alcune scene del primo film di Peter Jackson.
Immaginate una città esclusivamente in verticale, circondata da un mare di verde – boschi, foreste, fiumi – e un’unica strada di accesso.

Immagino che in futuro le modalità abitative dell’uomo andranno sempre più in tal senso, soprattutto se manterremo i tassi di crescita della popolazione al livello attuale: si costruirà sempre più in verticale e le nostre città assomiglieranno sempre più a quelle di star Wars.



Se invece va male assomiglieranno alla città di Blade Runner.


lunedì 18 marzo 2013

Padrino squamato


Sempre più Padrino. Peraltro si sta squamando...

giovedì 21 febbraio 2013

La partita perfetta


Cosa si può dire della partita Milan-Barcellona, giocata ieri sera a San Siro?

Molti sono gli epiteti che mi vengono in mente: noiosa, è il primo. Il primo tempo è stato noioso: il tique-taque del Barca si è scontrato contro il roccioso centrocampo rossonero. Due squadre che giocano corte 99 volte su 100 portano a una partita noiosa.

Il secondo epiteto è entusiasmante, in palese controtendenza con il precedente.
Nel secondo tempo la partita ha cambiato volto ed è diventata divertente, a tratti entusiasmanti, almeno per i tifosi rossoneri. Le cause vanno ricercate in un episodio: lo scontro Pazzini-Puyol con il conseguente rintontimento del centrale blaugrana e l’uscita del Pazzo, sostituito da Niang, decisivo nel secondo gol e molto attivo nella corsa e in tutte le azioni sulla fascia destra.

Il terzo epiteto che mi viene in mente è imprevedibile. Nessuno avrebbe scommesso un euro (io per primo) su una vittoria del Milan e invece è arrivata, quasi in maniera troppo semplice e lineare per crederci. Ora sono curioso di vedere cosa succederà al ritorno nel catino del Camp Nou (120.000 spettatori, il secondo stadio più grande d’Europa).

Se il Milan riesce a giocare come all’andata, con la stessa concentrazione, la stessa intelligenza tattica, la stessa umiltà, possiamo sperare di passare il turno.

lunedì 18 febbraio 2013

Latte di zingara


Questa storia è successa veramente qualche giorno fa in una farmacia lombarda. Una zingara entra nella farmacia per rapinarla, il farmacista reagisce minacciando di chiamare la polizia e la zingara…cosa fa?

Agisce con rapidità: apre la giacca, tira su il golf, la maglietta e il reggiseno, si prende in mano il seno gonfio e dirige il fiotto di latte materno contro il malcapitato farmacista.

Una scena degna dei migliori film di Tarantino!

mercoledì 13 febbraio 2013

Energia cinetica e strisce pedonali ovvero come comprarsi la Svizzera


L'energia cinetica è l'energia che possiede un corpo a causa del suo movimento.
L'energia cinetica (T) è associata alla massa e alla velocità di un corpo in movimento ovvero, più un corpo ha massa (m) e maggiore è la sua velocità (v), maggiore sarà la sua energia cinetica. T = ½ m*v2

Un'automobile che procede a 50 km/h e pesa 600 Kg possiede una carica di energia cinetica T= ½ 600*2500 = 750.000
Un pedone fermo sulle strisce ha un’energia cinetica pari a zero in quanto v=0.
E anche le più teste di legno tra di voi converranno con me che 750.000 è (moooolto) maggiore di 0.

Quindi il guidatore di una macchina che arriva in prossimità delle strisce pedonali e vede un pedone fermo sulle medesime strisce ha davanti a sé due possibilità.
Frenare, dissipando così una quantità di energia cinetica che è funzione della propria velocità, oppure proseguire nel suo moto rettilineo non dissipandone alcuna.
D’altro canto il pedone, avendo energia cinetica pari a zero in quanto è fermo, non dissiperà alcunché.

Nel primo caso si tratta di un gioco a somma negativa in quanto il pedone non guadagna nulla e l’automobilista ne ha una perdita; nel secondo caso si ha invece un gioco a somma positiva in quanto il pedone continua a non perdere nulla mentre l’automobilista ne trae un vantaggio (o mancata perdita).

Ora, in un’epoca di spending review in cui si è attenti a minimizzare i costi, perché un automobilista dovrebbe fermarsi prima delle strisce per far passare il pedone?

Ritengo quindi che gli Svizzeri, che notoriamente si fermano prima delle strisce per far transitare i pedoni, siano tra i più grandi dissipatori mondiali di energia cinetica, con buona pace della massimizzazione dei loro profitti; viceversa gli Italiani, da sempre tacciati di essere spendaccioni, sono in realtà dei grandi risparmiatori di energia cinetica.

Se solo trovassimo il modo di monetizzare l’energia cinetica potremmo comprarci la Svizzera!