È notizia di alcuni giorni fa che Broad Group,
azienda cinese, ha presentato il progetto di Sky City, una città verticale in
grado di ospitare 30.000 persone, più o meno le dimensioni di una media città
italiana.
Una città-edificio che fa del risparmio energetico una
dottrina; i numeri diffusi dall’azienda costruttrice sono impressionanti: oltre
al basso impatto ambientale, inteso come consumo del territorio, e alla
riduzione dei trasporti, grazie all’integrazione in un unico spazio verticali
di abitazioni, uffici, infrastrutture e luoghi di svago, vi è una drastica
riduzione dei consumi energetici attraverso
l’isolamento termico e la generazione di energia con il Combined
Cooling-Heating-Power system(CCHP) o trigenerazione.
Il progetto mi ha ronzato in testa per un po’ e cercavo di
capire cosa mi ricordasse; poi, improvvisamente, un’illuminazione: la torre di
Orthanc a Isengard, la fortezza di Saruman il Bianco, lo stregone del Signore
degli Anelli, il libro capolavoro di Tolkien.
Il video
di presentazione del progetto ricorda alcune scene del primo film di
Peter Jackson.
Immaginate una città esclusivamente in verticale, circondata
da un mare di verde – boschi, foreste, fiumi – e un’unica strada di accesso.
Immagino che in
futuro le modalità abitative dell’uomo andranno sempre più in tal senso, soprattutto
se manterremo i tassi di crescita della popolazione al livello attuale: si
costruirà sempre più in verticale e le nostre città assomiglieranno sempre più
a quelle di star Wars.
Se invece va male assomiglieranno alla città di Blade Runner.
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