Cosa si può dire della partita Milan-Barcellona, giocata
ieri sera a San Siro?
Molti sono gli epiteti che mi vengono in mente: noiosa, è il
primo. Il primo tempo è stato noioso: il tique-taque del Barca si è
scontrato contro il roccioso centrocampo rossonero. Due squadre che giocano
corte 99 volte su 100 portano a una partita noiosa.
Il secondo epiteto è entusiasmante, in palese controtendenza
con il precedente.
Nel secondo tempo la partita ha cambiato volto ed è
diventata divertente, a tratti entusiasmanti, almeno per i tifosi rossoneri. Le
cause vanno ricercate in un episodio: lo scontro Pazzini-Puyol con il
conseguente rintontimento del centrale blaugrana e l’uscita del Pazzo,
sostituito da Niang, decisivo nel secondo gol e molto attivo nella corsa e in
tutte le azioni sulla fascia destra.
Il terzo epiteto che mi viene in mente è imprevedibile.
Nessuno avrebbe scommesso un euro (io per primo) su una vittoria del Milan e
invece è arrivata, quasi in maniera troppo semplice e lineare per crederci. Ora
sono curioso di vedere cosa succederà al ritorno nel catino del Camp Nou
(120.000 spettatori, il secondo stadio più grande d’Europa).
Se il Milan riesce a giocare come all’andata, con la stessa
concentrazione, la stessa intelligenza tattica, la stessa umiltà, possiamo
sperare di passare il turno.
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