Non è che mi sono dimenticato di aver promesso un ...continua. è solo che ho avuto poco tempo.
Comunque, dicevamo...dopo aver assistito aun tramonto da favola davanti a San Marco, abbiamo volto le nostre prore verso il ritorno, a parte JLux che su istigazione di Serena ha cercato di infilarsi nell'Arsenale rischiando il cannoneggiamento da parte della Marina Militare...ma tanto erano ubriachi e sarebbero affondati senza accorgersene.
Dopo aver circumnavigato tutta Venezia siamo finalmente giunti a destinazione e abbiamo lasciato i mototopi. Lì è cominciato il vero tour alcolico: giro di prosecco..e uno e due e tre...poi alla Cantina...giro di bianco...e olè... poi ci si dirige verso il Ristorante "Il Cavatappi" in Vicolo del Vino (nomen omen).
Siamo partiti in 12, alquanto ubriachi e abbiamo iniziato a picchiarci, a rincorrerci per i vicoli di Venezia, a fare scherzi cretini (v. foto) e a perderci!
Eh sì: uno a uno abbiamo cominciato a sparire, sembravamo 10 piccoli indiani. Solo che eravamo 12. 12 piccoli indiani ubriachi! Due hanno fatto la scorciatoia, 2 sono tornati in albergo a cambiarsi, 2 hanno litigato e 1 è scoppiata a piangere, 1 è tornato indietro a cercare i 2 che litigavano...e così via.
Dovevamo arrivare al ristorante alle 8 e mezza, siamo arrivati alle 10.
Lì giunti, gran mangiata di baccalà mantecato e poi via verso la notte brava e alcolica.
La mattina dopo ci svegliamo con un gran mal di testa e una nebbia pioggerellosa che aleggiava sulla laguna.
Nonostante la stanchezza, non mancava
l'entusiasmo.
Siamo partiti alla volta di Palazzo Ducale, opera mirabolante che testiomonia la grandezza della Serenissima per un millennio di storia.
Dopo altri giri senza costrutto siamo approdati all'ennesimo bacaro, dove sotto il cartello "Xe rivà el tomboin" (è arrivato il succo d'uva) abbiamo concluso più che degnamente questo primo mitico Bacaro Umido.
2 commenti:
figata, anch'io la prox volta!
ciao
z
crasterrimi
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